venerdì 22 febbraio 2013

"Good Fortune"

E così arrivò anche il giorno in cui mio padre, stanco, mi mollò su Greenfield con trecento dollari e tante belle parole. A dir la verità non lo biasimo, cioè no, non lo biasimo affatto. Magari bastavano un duecento dollari in più per sentirmi meno con l'acqua alla gola, ma che vuoi farci. Fortuna che ho incontrato Ace, all'inizio pensavo ci stesse provando, ma si è rivelata una brava persona. Cioè non tutti mi ospiterebbero in casa loro a Cap City senza chiedermi niente in cambio, disposto pure a mettermi in guardia e a spiegarmi come ci si comporta sulla terra ferma.

Ho combinato un paio di casini non appena messo piede sulla terra ferma, ma credo me lo si possa perdonare. Quantomeno ho smesso di rispondere "per le rime" ai capitani. Ma forse è solo perchè dubito di averne incontrati. In fin dei conti volevo arrivare a Capital City e ci sono arrivata, quindi un grosso vaffanculo a chi mi vuole male e a chi, più o meno consapevolmente, mi ha remato contro. Qua stanno tutti a parlare della Blue Sun, chi bene, chi male, chi l'addita come una "manica di fighetti con un palo su per il culo", chi come i salvatori dell'Universo. Mi riesce difficile credere a qualcuno delle due fazioni ma facciamo che il Curriculum glielo mando lo stesso, così deciderò da che parte stare. A Cap City si vestono tutti come fossero degli imbecilli, questo l'ho capito subito.

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